GENOVA: VIABILITÀ SPEZZATA
Il viadotto Polcevera rappresentava l'inizio dell'autostrada A10, la quale, a partire dalla zona di Genova Sampierdarena, si estende verso ovest attraversando tutta la periferia occidentale della città, tra cui, anche, l’aeroporto Cristoforo Colombo di Genova Sestri Ponente ed il porto di Voltri-Pra. La tratta autostradale A10 continua verso la riviera di ponente, toccando i comuni di Arenzano e Cogoleto (gli ultimi comuni della provincia di Genova ad ovest), per poi introdursi nelle province di Savona, Imperia ed arrivare fino alla Francia.
Come bypassare il ponte Morandi?
Il crollo del viadotto sul Polcevera ha causato la rottura della contorta viabilità autostradale delle regioni del Nord-Ovest. Per quanto riguarda i collegamenti tra Genova e Milano o Torino, essi sono diversi e non necessitano il transito sulla tratta interessata dal crollo: l’autostrada A7 è collegata direttamente con l’uscita di Genova Ovest, il centro città. Da ora, fino alla ricostruzione del nuovo ponte, la A7 e la A26 diventeranno le uniche alternative percorribili per raggiungere Piemonte, Lombardia e tutte le altre regioni limitrofe. Nessun problema, invece, per i collegamenti tra il Levante ligure e Milano: la A12 si collega direttamente alla A7 (che parte da Genova Ovest). Nonostante la poca praticità a causa della sua tortuosità, la A12 è la soluzione migliore da percorrere per chi arriva da La Spezia e dalla Toscana.
Un’alternativa alla A7 è l’autostrada A26, che si separa dalla A10 a Genova Pra (che va verso Alessandria, Gravellona-Toce per poi riallacciarsi all’A7, direzione Milano) e la A6 a Savona (collegamento diretto Savona-Torino). Entrambe queste alternative si intersecano successivamente con la A21 Torino-Piacenza-Brescia, che apre il varco al resto dell'Italia del Nord, collegandosi con le altre principali autostrade del Nord-Ovest.
La viabilità locale
Il Viadotto Polcevera era essenziale anche per la viabilità locale: durante tutto il periodo dei soccorsi e della messa in sicurezza della zona, era stato richiesto agli automobilisti genovesi di usare esclusivamente le strade statali per spostarsi, in quanto le autostrade erano già congestionate dal traffico dei turisti di Ferragosto e dal transito di mezzi pesanti.
Dopo qualche mese di disagio senza paragoni, si sono conclusi, in tempi relativamente brevi, i lavori del nuovo collegamento tra l’uscita autostradale di Genova Sestri Ponente - Aeroporto e la Str.a Mare Guido Rossa, il nuovo tragitto che collega i quartieri di Sestri Ponente e Sampierdarena senza transitare per il centro città di Cornigliano. Questo escamotage ha ridotto notevolmente il traffico interno, a discapito di quello di Lungomare Canepa, prolungamento della “Guido Rossa” che unisce i cantieri dell’ex Ilva-Italsider fino alla zona della lanterna e del porto di Genova, meta particolarmente trafficata soprattutto in estate a causa dell’alta concentrazione di traghetti e navi da crociera.
Caratteristiche principali dell’Autostrada dei Fiori sono la tortuosità, la carreggiata (la quale ha solo due corsie per senso di marcia), il limite di velocità, che messo a confronto con altre autostrade è relativamente basso (si alternano zone in cui il limite massimo è di 90 km/h ed altri in cui si può transitare a 110 km/h) ed il pedaggio troppo salato, paragonato in funzione del chilometraggio, ad altre tratte autostradali italiane.
Per quanto riguarda l’attuale viabilità genovese, il crollo del ponte Morandi ha riaperto la tematica del traffico insostenibile di cui Genova è sempre stata protagonista - sia prima che dopo il crollo - e della conseguente intenzione, presente da decenni, di realizzare la famosa Gronda di Genova, una sorta di tangenziale alternativa all’autostrada, scavata nelle montagne dell’entroterra ligure. Il motivo principale che punta, oggi più che mai, alla costruzione di questo progetto è il desiderio di "alleggerire" il traffico cittadino, soprattutto in questo grave momento di difficoltà.
L'odierno Presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, governatore della Liguria durante la precedente amministrazione Doria, già nel 2016 sosteneva la necessità assoluta di un'alternativa all'autostrada A10, nonostante la proposta fosse stata a lungo criticata, in particolar modo dal Movimento 5 Stelle. Secondo lui, il fatto di aver posticipato ogni decisione sulla realizzazione della Gronda autostradale di circa vent’anni è frutto di una lunga serie di gravi errori da parte delle varie amministrazioni che si sono susseguite in questi anni. Sostiene, inoltre, che la gronda non è solo importante, ma che è, prima di ogni cosa, necessaria.
Come bypassare il ponte Morandi?
Il crollo del viadotto sul Polcevera ha causato la rottura della contorta viabilità autostradale delle regioni del Nord-Ovest. Per quanto riguarda i collegamenti tra Genova e Milano o Torino, essi sono diversi e non necessitano il transito sulla tratta interessata dal crollo: l’autostrada A7 è collegata direttamente con l’uscita di Genova Ovest, il centro città. Da ora, fino alla ricostruzione del nuovo ponte, la A7 e la A26 diventeranno le uniche alternative percorribili per raggiungere Piemonte, Lombardia e tutte le altre regioni limitrofe. Nessun problema, invece, per i collegamenti tra il Levante ligure e Milano: la A12 si collega direttamente alla A7 (che parte da Genova Ovest). Nonostante la poca praticità a causa della sua tortuosità, la A12 è la soluzione migliore da percorrere per chi arriva da La Spezia e dalla Toscana.
Un’alternativa alla A7 è l’autostrada A26, che si separa dalla A10 a Genova Pra (che va verso Alessandria, Gravellona-Toce per poi riallacciarsi all’A7, direzione Milano) e la A6 a Savona (collegamento diretto Savona-Torino). Entrambe queste alternative si intersecano successivamente con la A21 Torino-Piacenza-Brescia, che apre il varco al resto dell'Italia del Nord, collegandosi con le altre principali autostrade del Nord-Ovest.
La viabilità locale
Il Viadotto Polcevera era essenziale anche per la viabilità locale: durante tutto il periodo dei soccorsi e della messa in sicurezza della zona, era stato richiesto agli automobilisti genovesi di usare esclusivamente le strade statali per spostarsi, in quanto le autostrade erano già congestionate dal traffico dei turisti di Ferragosto e dal transito di mezzi pesanti.
Dopo qualche mese di disagio senza paragoni, si sono conclusi, in tempi relativamente brevi, i lavori del nuovo collegamento tra l’uscita autostradale di Genova Sestri Ponente - Aeroporto e la Str.a Mare Guido Rossa, il nuovo tragitto che collega i quartieri di Sestri Ponente e Sampierdarena senza transitare per il centro città di Cornigliano. Questo escamotage ha ridotto notevolmente il traffico interno, a discapito di quello di Lungomare Canepa, prolungamento della “Guido Rossa” che unisce i cantieri dell’ex Ilva-Italsider fino alla zona della lanterna e del porto di Genova, meta particolarmente trafficata soprattutto in estate a causa dell’alta concentrazione di traghetti e navi da crociera.
Caratteristiche principali dell’Autostrada dei Fiori sono la tortuosità, la carreggiata (la quale ha solo due corsie per senso di marcia), il limite di velocità, che messo a confronto con altre autostrade è relativamente basso (si alternano zone in cui il limite massimo è di 90 km/h ed altri in cui si può transitare a 110 km/h) ed il pedaggio troppo salato, paragonato in funzione del chilometraggio, ad altre tratte autostradali italiane.
Per quanto riguarda l’attuale viabilità genovese, il crollo del ponte Morandi ha riaperto la tematica del traffico insostenibile di cui Genova è sempre stata protagonista - sia prima che dopo il crollo - e della conseguente intenzione, presente da decenni, di realizzare la famosa Gronda di Genova, una sorta di tangenziale alternativa all’autostrada, scavata nelle montagne dell’entroterra ligure. Il motivo principale che punta, oggi più che mai, alla costruzione di questo progetto è il desiderio di "alleggerire" il traffico cittadino, soprattutto in questo grave momento di difficoltà.
L'odierno Presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, governatore della Liguria durante la precedente amministrazione Doria, già nel 2016 sosteneva la necessità assoluta di un'alternativa all'autostrada A10, nonostante la proposta fosse stata a lungo criticata, in particolar modo dal Movimento 5 Stelle. Secondo lui, il fatto di aver posticipato ogni decisione sulla realizzazione della Gronda autostradale di circa vent’anni è frutto di una lunga serie di gravi errori da parte delle varie amministrazioni che si sono susseguite in questi anni. Sostiene, inoltre, che la gronda non è solo importante, ma che è, prima di ogni cosa, necessaria.